Atlante dell'architettura italiana degli anni '50 e '60. Figure, Forme, Tecniche costruttive.

Scheda n. 237

Architetto:Scarpa Tobia, Gasparetto Cristiano
Ingegnere:Maschietto Carlo
Opera:Stabilimenti Benetton
Data inizio:1964
Data fine:1966
Luogo:Ponzano (Tv)
Tipo edilizio:stabilimento industriale
Tipologia Strutturale:trave a X, setto
Sistema costruttivo:c.a., c.a. precompresso, prefabbricazione
Impresa:Sipre, Tavagnacco (Ud)
Bibliografia:Stabilimento in pianura, in "Domus", n. 438, maggio 1966, pp. 12-16
Descrizione:"Basso e disteso, nel grande paesaggio piano, l'edificio offre aspetti di grande interesse, architettonici e costruttivi. Un edificio che, senza formalismi, ha una fisionomia formale forte e chiara: nel modo con cui vi sono nettamente separate le due parti, che riflettono e ospitano i due diversi tipi di lavoro (nei corpi coperti a piramide tronca è l'amministrazione - e la casa del custode e il deposito biciclette -; sotto la grande copertura piana è lo stabilimento vero e proprio); e nel modo con cui la corte centrale lega queste due parti (è una corte a livello più alto dei percorsi che la circondano, percorsi incassati e ombreggiati dallo sbalzo delle travi di copertura dello stabilimento, dando luogo quasi a una forma nuova di portico, di passeggiata protetta, conclusa negli spazi e nella luce); [...] E infine nelle modulazioni dello spazio entro il grande ambiente unico dello stabilimento: qui lo spazio è continuo, e non mai interrotto da pareti verticali; rimanendo il soffitto a due livelli costanti varia di quota il pavimento, così distinguendo le zone: i vari livelli, collegai da rampe, girano attorno alla zona fulcro [...] un notevole esempio di prefabbricazione: una prefabbricazione che tende ad essere integrale e in cui un elemento caratterizzante è, si può dire, il fatto che la medesima tecnica (il sistema costruttivo della Sipre, cioé il getto di elementi su lunghissime piste e trafile mobili su rotaie) risolve quasi tutti gli elementi della costruzione, portati e portanti. L'urgenza richiesta dal committente (sei mesi per circa 4000 mq coperti) ha portato a studiare una soluzione che prevedesse per quanto possibile l'uso di elementi prefabbricati (si è adottato il modulo di 82,5 cm). Due serie di travi ad X formanti la copertura sono appoggiate a quote diverse sulla grande trave (la cui sezione 230 x 190 cm, cava oltre alla funzione statica di resistere a notevoli sforzi torsionali data l'eccentricità  dei carichi della copertura, è servita per l'installazione e il passaggio delle condotte d'aria condizionata) e all'altra estremità  sulle pareti perimetrali, costituite da una serie di pannelli prefabbricati, in calcestruzzo precompresso. [...] La sezione a C (usata alternativamente con una faccia verso l'esterno e una verso l'interno, a greca) oltre a resistere all'azione del vento e a notevoli carichi verticali, ha permesso di usare altezze fino a 9 m. La continuità  fra gli elementi di parete è assicurata dalla saturazione con cemento colata in appositi incavi nelle pareti di contatto dei pannelli e da una correa superiore, prefabbricata, su cui appoggiano le travi di copertura. Particolare cura ha richiesto lo studio delle fondazioni, in cui trovano sede e incastri i pannelli. Le travi di copertura, poste ad un interasse di 165 cm, con interspazio libero di 35 cm, sono prefabbricate, in calcestruzzo parzialmente precompresso."
Redattore scheda:
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