Atlante dell'architettura italiana degli anni '50 e '60. Figure, Forme, Tecniche costruttive.

Scheda n. 238

Architetto:Mangiarotti Angelo
Ingegnere:Striscia Fioretti Alessandro
Opera:Edificio per la Elmag
Data inizio:1964
Data fine:1966
Luogo:Monza
Tipo edilizio:stabilimento industriale
Tipologia Strutturale:pilastro a sezione variabile, trave a sezione variabile
Sistema costruttivo:c.a., prefabbricazione
Impresa:
Bibliografia:Prefabbricazione. Una costruzione in cemento armato totalmente prefabbricata in officina, in "Domus", n. 444, novembre, 1966, pp. 2-7
Descrizione:"Una costruzione totalmente prefabbricata in officina e trasportata per mezzo di camion per essere montata in sito. [...] Una dimostrazione delle possibilità  espressive di questa nuova tecnologia architettonica: si è qui giunti ad una costruzione di vero impegno figurativo, e, contemporaneamente, di costo competitivo con quello di strutture di maglia rettangolare uguale. Lo schema strutturale progettato è uno schema aperto che - come già  altri schemi studiati e realizzati da Mangiarotti - consente, anche a costruzione finita, ogni possibile ampliamento di superficie. Il capitello del pilastro in particolar modo esprime con la sua forma questa caratteristica della struttura. Costituita da tre soli elementi tutti in cemento, pilastro, trave e tegolo di copertura - studiati, ognuno, in rapporto alla funzione e alla giunzione - la struttura ha, in pianta, sugli assi della maglia, le dimensioni di otto metri per sedici metri. La dimensione di sedici metri è ottenuta con una trave di quattordici metri (massima lunghezza consentita per il trasporto su camion senza l'accompagnamento della polizia stradale) con l'aggiunta dei due sbalzi dei capitelli, rispettivamente di un metro ciascuno. In ogni campata, la copertura avviene con l'impiego di dieci tegoli delle dimensioni, in pianta, di metri uno e sessanta per metri otto. Per quanto riguarda l'illuminazione, in ogni campata i tegoli possono essere sostituiti, nella quantità  desiderata, da elementi in fibropoliestere con funzione di lucernari, di dimensioni uguali. Il montaggio della struttura è risultato particolarmente semplice e veloce: centrati i pilastri nei plinti, predisposti con sede adatta, vengono messe in opera le travi le cui parti terminali si alloggiano tra le due ali del capitello; l'elemento tegolo completa la copertura. [...] La sezione del pilastro risulta piuttosto robusta, perché è stata calcolata per reggere una via di corsa per grù a ponte di dieci tonnellate su ogni campata. [...] La particolare attenzione nella preparazione delle casseforme (metalliche per il pilastro e la trave, e in fibropoliestere per il tegolo di copertura) ha permesso di ottenere una superficie perfetta del pezzo in cemento.
Redattore scheda:
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