Atlante dell'architettura italiana degli anni '50 e '60. Figure, Forme, Tecniche costruttive.

Scheda n. 212

Architetto:Ajroldi Pietro, Gioè Franco
Ingegnere:
Opera:Cotonificio Siciliano
Data inizio:1952
Data fine:1952
Luogo:Mondello (Pa)
Tipo edilizio:stabilimento industriale
Tipologia Strutturale:volta ribassata
Sistema costruttivo:c.a., laterizio armato
Impresa:
Bibliografia:Cotonificio a Mondello, in “Metron”, n. 47, 1952, pp. 23-26.
Descrizione:Nella zona Piano del Gallo fra Mondello e Tommaso Natale, il Cotonificio Siciliano sorge nel centro di un meraviglioso paesaggio. I tre stabilimenti possono dare lavoro a circa 600 operai con prevalenza di mano d’opera femminile. L’edificio di Ajroldi è così meritevole che val la pena di elencarne i due soli difetti: la zoccolatura esterna che non si addice al profile della parete, e il muro di chiusura del padiglione che non chiude figurativamente, ma materialmente taglia la sequenza delle campate. Pregevole è tutto il resto: la scala perfettamente mantenuta malgrado la vastità dell’edificio, il modulo strutturale intelligente e vivace, l’ottima illuminazione. E’ certamente un’opera degna di figurare tra gli esempi migliori dell’architettura industriale italiana. La costruzione del padiglione destinato alla filatura è stata eseguita con una struttura intelaiata di pilastri e travate in c.a., su plinti isolati di fondazione, incastrati in roccia. Longitudinalmente sono stati predisposti due giunti di dilatazione, ad intervalli di 1/3 della lunghezza della costruzione. La copertura è stata realizzata con volte ribassate in cemento laterizio armato, inclinate a shed, con asse orientato nel senso sud-nord, della lunghezza in pianta di 7,5m d’interasse e della luce di 11,67m per le sei campate maggiori, separate a tre a tre dalla campata centrale che ricopre la zona degli impianti a servizi ausiliari, la cui luce risulta invece di 9m. L’originalità della copertura con volte inclinate a shed, ha assolto all’interno all’importante funzione di eliminare la polvere. A differenza di coperture a shed retti, che necessitano di capriate di sostegno, il sistema adottato elimina completamente le capriate e le travate.
Redattore scheda:Skansi Luka
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